Un lungo serpentone silenzioso è partito da piazza Umberto.
“La guerra si sconfigge con la pace non con le armi”: è questo il tormentone che ha accompagnato la manifestazione pacifista partita che ha attraversato il centro di Bari sino alla Basilica di San Nicola. “Siamo giunti al decimo giorno di guerra in Ucraina. L’esercito russo – scrive il comitato per la pace di terra di Bari – continua con cieca determinazione la sua avanzata. I missili e i colpi di cannone portano ovunque devastazione e morte. Ad essere colpita è soprattutto la popolazione inerme, in alcuni casi assediata con la strategia medievale del tagliare l’acqua, i rifornimenti di viveri e l’energia elettrica.
Tra le vittime si contano anche molti bambini. La vita è sospesa. Ai giovani è stato rubato il futuro. Le famiglie sono state smembrate. Sono ormai centinaia di migliaia i profughi che si ammassano ai confini in cerca di salvezza. Si tratta perlopiù di donne e bambini ma non di rado anche di minori non accompagnati. È intollerabile che alcuni di questi profughi non vengano accolti in quanto non ucraini.